Discorso per la chiusura della campagna elettorale di Alfonso Golia, candidato Sindaco.
- Adele D'Angelo
- 11 mar 2020
- Tempo di lettura: 6 min
Aggiornamento: 18 mag 2020
Incontro elettorale per “Alfonso Golia Sindaco” (Aversa 24.5.2019)
Quando si hanno le idee chiare, si parla alle ragioni delle persone e quando si cammina con onestà e dignità si incontrano i cuori delle persone.
Questa coalizione è già vincente perché è nata da un’idea chiara di città, basata su logiche che pongono al primo posto il rispetto delle regole e, soprattutto, il rispetto degli individui. Quando mente e cuore si incontrano, la strada per un sereno e concreto cammino, è aperta. Badate bene, dico “ cuore” non pancia! .
Quando si parla alla pancia delle persone, le si assicura un pasto non la dignità del posto a tavola per sempre.
E lo sanno bene i nostri padri costituenti, che appena 73 anni fa, all'età di Alfonso, hanno scritto la migliore pagina della nostra storia, e l'hanno scritta a pancia vuota ma con il cuore pieno di amore per la propria patria e la consapevolezza che avrebbero cambiato per sempre il corso della nostra storia.
E' che cos'è la nostra carta costituzionale se non un insieme di incipit che conferiscono identità e regole al nostro paese? Articoli che ci hanno consentito di vivere in serenità, il periodo più lungo della storia di un paese, in pace, che ci hanno consentito di essere tra le prime potenze del mondo. Chi attenta ai suoi principi sta seriamente minando, con grande irresponsabilità e sguardo corto, le basi della nostra civiltà, da sempre unita, solidale, equilibrata, aperta al dialogo e all'accoglienza.
Ebbene, io trovo che ci sia una grande assonanza, oggi, tra quegli uomini che con grande senso di responsabilità, rispetto, rigore e amore hanno saputo fare del nostro paese il più bel paese del mondo e che, solo oggi, sta ingiustamente subendo le offese di una classe politica che non sa parlare nè con la mente nè con il cuore al suo popolo ma, con una miopia galoppante ed incurabile, rischia di portarci verso una deriva senza pari.
E dunque non ce lo possiamo permettere, dobbiamo tornare un pò a quel 2 giugno 1946 e andare alle urne con quella stessa consapevolezza e sapere che il nostro voto avrà lo stesso peso di quegli anni: siamo chiamati a scegliere tra Repubblica o Monarchia!
E perdonatemi se divago ancora un pò ma, permettemi di ricordare che, chi ci ha traghettati verso un paese democratico, stabile, che ha posto al primo piano la dignità dell'individuo, i valori di eguaglianza, di solidarietà sono stati uomini fedeli ai principi fondanti della sinistra!
Dunque, riprendiamoci la nostra storia, perchè chi tenta di cancellarla anche dalla scuola ha ben chiaro di quale fardello tenta di liberasi!.
Quando mi è stato chiesto di parlare del programma politico di questa coalizione, il mio primo pensiero è volato a questo nesso con la storia, forse perchè avverto davvero un clima di cambiamento importante, radicale, un'occasione unica per voltare pagina.
La democrazia non è solo una bella parola, ma la democrazia ( dal greco demos= popolo e Kratos= comando) è una forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo ed io sono una persona del popolo, intercettata in una dei tanti dialoghi aperti che questa coalizione sta avendo, da molto tempo, con i cittadini di questa terra. Il programma di Alfonso Golia è il migliore documento democratico che potremmo avere. E' un programma frutto di un immenso lavoro di ascolto che Alfonso e i suoi candidati hanno avuto, non negli ultimi mesi, ma ciascuno è portatore di bisogni, saperi, urgenze, necessità, idee, di un proprio vissuto quotidiano e allora, a chi dice di sapere già di cosa abbia bisogno questa città perchè vanta anni di esperienza negli uffici comunali, rispondiamo che qui fuori il tempo è scorso, la vita è andata avanti e la migliore esperienza utile alla causa città, la si fa sul campo, per le strade. Ed è da qui che siamo partiti, con umiltà e professionalità, tutti insieme, abbiamo costruito un programma, che è un pò la nostra Carta Costituzionale e, fedeli ai suoi principi, tutti i cittadini hanno avuto e avranno la medesima opportunità di dire la propria, per la definizione sempre più chiara, più precisa della nostra idea di città.
Un programma che parte dal cuore di ognuno di noi, di noi tutti che siamo qui, e si declina in ragioni, in bisogni, in opportunità di crescita, per offrire a noi stessi e, soprattutto ai nostri figli, l'orgoglio di abitare questo territorio, di non sentirci secondi a nessuno, quando magari rientriamo da un viaggio dall'estero e ci viene un pò il magone..
Questa città è un tesoro a cielo aperto, che va valorizzato,vanno messe a sistema tutte le competenze, le azioni virtuose che i cittadini e gli imprenditori onesti, seri, preparati, fanno della nostra città un fiore all'occhiello nel mondo, troppo spesso nel silenzio di un'amministrazione troppo presa "a far di conto (proprio)" per accorgersi delle potenzialità che ha vicino a sè e, ancor più, per accorgersi delle nostre periferie esistenziali, dove siamo entrati in punta di piedi, e dalle quali siamo usciti con la piena consapevolezza che, oggi, siamo sulla strada giusta, perchè chi parla di periferie parla di distanze, parla di strade da asfaltare, di collegamenti su cui ragionare, si, certo, ma nessun piano traffico potrà mai portarci al cuore delle persone, che vanno accompagnate a fare squadra con il sistema città, solo così potremmo avere le migliori squadre a tutela della sicurezza. Ci sono oggi metropoli mondiali che stanno trasformando quartieri un tempo a rischio, in zone di investimenti preziosi, dove la cultura sta intercettando le anime più nobili e più interessanti del patrimonio artistico letterario di quel territorio. Perché fare cultura non è riempire palazzi di accademici, ma disseminare i saperi e curare i germogli di quelle piante, fino farle diventare esse stesse fonti di nuovi germogli. L’aridità di alcuni nostri terrori va affrontata con delicatezza e serietà, perché non c’è piano di abbattimento vero delle barriere architettoniche se non ci veste dei panni di colui che ne deve usufruire. Non abbiamo scritto un programma per qualcuno, ma abbiamo scritto un programma con quel qualcuno che vive quelle esperienze, al fine di rendergli davvero un servizio pubblico che gli faciliti la vita. Lo abbiamo scritto mettendo in campo le migliori competenze, perché abbiamo costruito non un programma preliminare ma una strategia completa che parte da una Mission, che trova le sue basi nell’articolo 3 della nostra Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge…” è nostro compito, “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale”.
Troppo spesso, inoltre, chi amministra la cosa pubblica, non ha mai letto il Mandato che ha per legge, vale a dire cosa è chiamato a fare ed è davvero difficile assolvere il proprio mandato se non si sa neanche quale sia, peggio ancora proclamare cambiamenti organizzativi di una macchina che, nel tempo, ha perso ogni bussola e ha finito con il demotivare coloro che si sentono solo pedine di un gioco che non gli appartiene.
Leggiamo insieme il nostro mandato, ridefiniamo insieme ai nostri collaboratori la nostra mission, rendiamoli partecipi del cambiamento, valorizziamo le competenze, questo è ciò che fa un vero leader, questo è ciò che sta facendo Alfonso Golia!.
Decidiamo insieme quali mutamenti ed interventi immediati (legislativi, regolamentari, finanziari) sono necessari per andare verso la direzione desiderata.
Nel nostro programma ci sono obiettivi chiari, che parlano di SERVIZI ALLE PERSONE E ALLA COMUNITA’, URBANISTICA E MOBILITA’, AMBIENTE, ISTRUZIONE E CULTURA, SICUREZZA URBANA, SPORT, tutti temi che sono declinati, come ci insegna la Pianificazione Strategica, in azioni concrete, fornite di indicatori di conseguimento che ne misurano gli impatti a scadenze temporali per consentire a chiunque di capire come stiamo andando, come stiamo funzionando e di intervenire per tempo, laddove il tiro va corretto, senza mai perdere di vista il traguardo prefissato.
Sulla sicurezza urbana, siamo pronti domani mattina ad entrare in cooperazione con gli enti preposti, per dare vita ad un sistema fondato sull’integrazione tra infrastrutture tecnologiche e forze dell’ordine, senza dimenticare l’importanza di Strutturare un quadro di regole certe e condivise tra residenti ed esercenti per una “movida” libera, ecologica e sostenibile.
Sull’ambiente dobbiamo ragionare su dati certi, come ogni buon piano di fattibilità, partiamo dal Programma di monitoraggio della qualità dell’aria e delle acque, ragioniamo sul Piano di riqualificazione energetica degli edifici pubblici e privati, sulla Revisione del Sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti, sul Attuazione del Regolamento del verde pubblico e della sua manutenzione.
Solo qualche esempio dunque, per dirvi che non esiste miglior connubio di questo programma che affonda le sue basi nei valori costituzionali più nobili e li interpreta e li declina con rigore, pragmatismo, scientificità, ma, soprattutto, con coscienza, cuore e passione.
E ricordiamoci che Non ereditiamo la terra dai nostri antenati per consumarla, ma la prendiamo in prestito dai nostri figli!

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